I cittadini hanno la possibilità  ed il diritto di scrivere, segnalare, chiedere, denunciare, proporre o più semplicemente COMUNICARE con le istituzioni!
Lo si può fare in tanti modi, uno di questi è scrivere istanze, che vengono prese in consegna, protocollate e consegnate come una raccomandata all’interno degli uffici, direttamente al responsabile preposto!
Esiste da anni, una versione elettronica di questa procedura, ma solo ora pare avrà  il suo giusto riconoscimento, come descritto nella Riforma Digitale della Pubblica Amministrazione del Governo.
Gli enti pubblici, dovranno prediligere per comunicazioni ed Istanze, la POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC), che si differenzia dal metodo tradizionale cartaceo, per svariati vantaggi, tra cui utilizzarla velocemente, direttamente da casa, perché si evita di utilizzare inutilmente carta e perché si è sicuri della consegna al destinatario.
Ecco appunto proprio di questo vorremmo parlare, la tecnologia ha un limite, che è proprio l’uomo, il quale deve leggere ed inoltrare la mail agli indirizzi degli uffici preposti, ma se distrattamente, involontariamente, volutamente non lo fa il messaggio rimane fermo, come fosse un cartaceo, in un cassetto in questo caso elettronico!

Per ben 2 volte siamo stati testimoni di questo disservizio, con 2 uffici differenti:
protocollo Polizia Municipale e protocollo del Comune.

Tra i due problemi, quello più eclatante è del protocollo del comune, dove l’assessore Ambiente era stato invitato dal M5S Puglia, a partecipare al “No Randagismo Day”, ma non è arrivata nessuna risposta agli organizzatori.
In data 29 maggio (il giorno successivo all’evento) riceviamo risposta dell’assessore che ci comunica di aver ricevuto finalmente l’invito, anche se ormai inutile per entrambi.
Morale della favola, la PEC con l’invito era rimasto ben 27 giorni fermo nella posta in arrivo, e poi inoltrato ad assessore e staff del sindaco, il giorno dopo l’evento.
Che dire una negligenza/dimenticanza/casualità significativa!
Abbiamo quindi esternato il tutto in un comunicato stampa indirizzato all’amministrazione comunale, ma a scanso di equivoci, ci teniamo a precisare che non cerchiamo il capro espiatorio, il licenziamento, la punizione esemplare, o chissà  quale giustizia divina vogliamo solo che da oggi chi è pagato (con soldi nostri) per fare il suo lavoro lo faccia a regola d’arte e se non è messo in condizione di poter svolgere bene il suo lavoro lo denunci apertamente!

I cittadini e gli amministratori, devono poter utilizzare uno strumento importante e previsto per legge!

Infine vorremmo evidenziare e spiegare ciò che è scaturito a seguito della nostra segnalazione, una parte di cittadini e rappresentanti politici ci hanno accusati di essere falsi, doppiogiochisti, senza dignità  e di difendere chi invece ha colpe in tutto questo, ossia l’amministrazione, perché chi ci accusa reputa i dipendenti pubblici tutti innocenti a prescindere.
Per noi nessuno è colpevole e nessuno è innocente a prescindere, si valuta caso per caso.
Chi sbaglia e lo fa in malafede deve assumersi le sue responsabilità !
Chi sbaglia e lo fa in conseguenza di condizioni di lavoro non idonee deve denunciarlo!
Chi sbaglia solo per distrazione o casualità  capisca che dovrà  fare più attenzione!

Noi non siamo perfetti, questo lo sappiamo, ed in futuro sbaglieremo anche noi purtroppo!!
Ma su una cosa siamo sicuri, NON SIAMO FALSI!

Non diremo i nomi di chi ci accusa (forse), quindi le scuse non sono obbligatorie, ma ci ricorderemo di voi!

Concludiamo chiedendo nuovamente all’amministrazione comunale, risposte a tutte le Istanze, di tutti i cittadini!


Comunicato Stampa!


Scambio PEC M5S Puglia-Comune Modugno


I difensori delle cause perse